Serata d’eccezione in quel di Orsenigo perchè ad impreziosire  il nostro allenamento abbiamo avuto Enrico Malatesta direttamente sul campo a svelare qualche piccolo trucco ai nostri giovani portieri.

Enrico Malatesta, molto noto per aver vestito moltissime maglie professionistiche tra cui proprio quella di Calcio Como qualche anno fa, ha infatti tenuto una lezione con il gruppo dei più grandi.

Mister innanzitutto grazie per essere venuto a trovarci. Una domanda di rito: come mai hai scelto di fare il portiere?

Credo in un modo abbastanza classico: giocavo nella squadra del mio paese e mi misero in porta anche perchè ero quello un pò più alto seppure mi piacesse giocare anche fuori. Poi durante un’amichevole in cui giocavo in porta mi notò il Milan: fui scelto per far parte del loro settore giovanile e da lì è iniziata la mia lunga avventura tra i pali.

Da qualche tempo hai cominciato anche la tua esperienza da allenatore in Svizzera: cosa ci puoi dire di quel mondo?

In Svizzera mi occupo anche dei ragazzi dei raggruppamenti che sono l’equivalente del settore giovanile italiano. E’ una realtà che sto cominciando a conoscere e sicuramente ci sono un pò di differenze. Diciamo che lì si stanno aprendo solo ora con più interesse al ruolo del portiere anche per i più giovani e quindi c’è molto lavoro da fare.

Cosa hai trovato di simile invece rispetto alle realtà italiane?

Ahimè la stessa fretta anche con i giovani: il percorso che un giovane portiere deve intraprendere è lungo e ci vuole pazienza. Bisogna “costruirlo” mattone su mattone e non è giusto pretendere passi da gigante in brevissimo tempo. Credo che se un ragazzo viene al campo con voglia e il sorriso sia già un grande passo in avanti, una piccola vittoria. Poi con calma crescerà e imparerà.

Ancora grazie a Enrico Malatesta e nel fargli un enorme in bocca al lupo, speriamo che possa venire ancora a trovarci!